Quando il mio amico Bruno Boz, biologo e fotografo naturalista di Feltre, mi aveva parlato delle “sue” Dolomiti (delle Vette Feltrine e del gruppo del Cimonega... dei Piani Eterni e dei Monti del Sole: in due parole, del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi) e di quanto queste fossero selvagge e sconosciute, mi aveva profondamente colpito, accendendo in me una grande curiosità e la voglia di andarle a visitare.
Bruno mi aveva raccontato infatti di pareti giganti e dislivelli pazzeschi, foreste di larici secolari e gole molto profonde dove scorrevano fiumi meravigliosi, dalle acque pulitissime. Montagne ricche di fauna e di specie endemiche o rare altrove, eppure poco frequentate dal turismo di massa, che invece ha colonizzato gran parte delle arcinote Dolomiti considerate D.O.C.(...) Era deciso: avrei visitato il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi nel 2015 con L’Altro Versante!
E cosÌ, prima che arrivasse la scorsa primavera, con Bruno abbiamo pianificato una prima breve missione, quasi una ricognizione, da effettuarsi nei primi giorni di Giugno. Sapevamo già che una non sarebbe stata sufficiente. Abbiamo scelto di iniziare dalla zona dei Piani Eterni e poi di fare una visita (aggiungerei “doverosa”) alle valli dei fiumi Mis e Ardo.
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